
Han le carezze dell'amor gli artigli E la maternità dai marsupiali Insegna al mondo a palpitar sui figli; od anche, parlando all'uomo: A tutte le convalli e tutti i mari Rapisti i sali, i fosfori, e gl'incensi E son tuoi tributarî Tutti i vissuti a ingentilirti i sensi. E intanto quei «tributari» richiamano alla mente le tasse e l'esattore con una lucidità spaventosa. L'uomo è proprio il più maltrattato dal signor Checcucci. Un po' più giù lo consiglia a tracciar sulla creta: L'itinerario delle tue sventure; gli dice di costringere i cieli A imbeverar d'elettrico le valli concludendo che la vaporiera. Inoltre il Checcucci dimostra una certa predilezione per le similitudini