
Uso dei pronomi reciproci l'uno e l'altro Uso dei pronomi reciproci l'uno e l'altro Alcuni utenti, tra cui Stefano Giraldi da Prato, chiedono precisazioni sull'uso dei pronomi reciproci l'uno e l'altro soprattutto in merito alla flessione dei due pronomi e all'ordine da preferire quando si inseriscano in una frase. Risposta Uso dei pronomi reciproci l'uno e l'altro I pronomi uno e altro prevedono una flessione completa con le forme del femminile l'una e l'altra e del plurale gli uni, gli altri, le une, le altre ed è quindi opportuno concordarli con i nomi a cui si riferiscono anche quando indichino reciprocità. In effetti, in questi casi è preferibile invertire i nomi cui i pronomi si riferiscono quindi quel ragazzo e quella ragazza si amano l'un l'altra o, se ci sono nomi propri non seguire l'ordine, ad esempio, Maria e Mario ma Mario e Maria. Lo stesso trattamento è da riservare alle forme plurali, cercando di far precedere il maschile gli uni le altre. Tutte le possibili flessioni del pronome si mantengono naturalmente anche in presenza di preposizioni gli uni degli altri, gli uni degli altribenché alcune combinazioni siano decisamente rare e sia difficile trovare contesti in cui si adattino ad esempio l'una degli altri o l'uno delle altre.
Perché le donne sono ancora in minoranza in questo ambiente? La spiegazione potrebbe essere legata a diversi elementi. In generale appresso, una studentessa universitaria ha inferiore occasione di entrare in aggancio con una donna diplomatica affinché con una magistrata e probabilmente anche il fatto che il MAECI sia fisicamente a Roma e non abbia uffici dislocati sul territorio nazionale accentua la distanza e fornisce meno occasioni di contatto con modelli di donne diplomatiche. Ci racconti migliore cosa significa lavorare in accortezza Normalmente più della metà della carriera si svolge all'estero e sono davvero tante le attività. Dal punto di vista interno invece, la carriera ha una struttura gerarchica ben precisa. Bensм si impara presto, anche perché il sistema gerarchico è notevole chiaro e quindi tutti sanno cosa fare e a chi fare riferimento, il che aiuta sempre e agevola le attività quotidiane. Non vi sarebbe adatto sapere di avere delle colleghe che prima di voi hanno ricoperto quel ruolo, sono state in quella sede e possono darvi consigli e suggerimenti?
Il Cai si è diviso sulla lista dei nomi. Le sezioni di Bolzano e Salorno erano contrarie a discutere della banda stessa, rivendicando il diritto al bilinguismo previsto dallo Statuto. Il presidente provinciale Claudio Sartori ha avuto con sé le altre sezioni e ieri rivendicava: «Anche Bolzano ci ha fatto beni le sue osservazioni. Abbiamo valutato nomi allegato B, ndr. I rimanenti 32 nomi sono stati lasciati solo in tedesco perché, dalle informazioni assunte sono di normale uso in tale lingua».